Non tutti sanno da dove deriva questo modo di dire: “Non farsi infinocchiare”. Pensa che all’origine c’è il vino e ti spiego in questo articolo il perché.
Non farsi infinocchiare significa non farsi ingannare, evitare i raggiri o gli imbrogli.
Quale può essere la ragione dell’utilizzo di questo ortaggio piuttosto che un altro?
Il finocchio è un ortaggio con diverse proprietà benefiche, è gustoso e ricco di vitamine, sgonfia e rafforza le difese immunitarie.
Lo riconosci subito in un piatto, se c’è del finocchio il suo sapore è riconoscibile al palato nell’immediato, sa di anice.
Spesso in effetti sovrasta gli altri sapori e può persino alterare i profumi di un piatto. Questa sua caratteristica è fondamentale per capire da dove ha origine il detto: non farsi infinocchiare.
Devi sapere che gli osti in epoca medievale non offrivano sempre agli ospiti del vino di qualità. Per mascherare il cattivo sapore di un vino ricorrevano all’uso del finocchio, accompagnato da tozzi di pane aromatizzati con questo ortaggio.
Ingannato il bevitore l’oste poteva continuare a servire il suo vino andato a male, ricevendo pure dei sonori complimenti.
L’espressione farsi infinocchiare quindi è passata dagli osti all’uso comune per indicare, metaforicamente, qualsiasi situazione truffaldina.
Nel romanzo I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni al capitolo XI si legge:
“Perpetua, ripensando a tutte le circostanze del fatto, e raccapezzandosi finalmente ch’era stata infinocchiata da Agnese, sentiva tanta rabbia di quella perfidia, che aveva proprio bisogno d’un po’ di sfogo.”
Imparato questo, consiglio vivamente di farsi amico l’oste prima di farsi infinocchiare.
ps: ti riporto cosa dice la Treccani sulla parola “infinocchiare”.
infinocchiare v. tr. [der. di finocchio; l’origine del sign. 2, variamente spiegata, è tuttora incerta] (io infinòcchio, ecc.), fam. – 1. non com. Condire con semi di finocchio. 2. Nell’uso com., ingannare, imbrogliare, raggirare dando a intendere cosa non vera: si è lasciato i.; cerca di non farti i. da lui; raccapezzandosi finalmente ch’era stata infinocchiata (Manzoni).
Alla prossima
Gloria Seganfreddo